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15 giugno 2016
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L’impatto psicologico dell’amianto, killer invisibile del corpo e della mente

Autori

Introduzione: L’esposizione ad amianto determina l’insorgenza di varie patologie, tra le quali placche polmonari, asbestosi e mesotelioma pleurico maligno (MPM). Vivere in un Sito Contaminato può dunque rappresentare per l’intera comunità un vero e proprio trauma cumulativo che porta in campo malattia e morte per via di una sorta di “killer invisibile”: l’amianto. In tali circostanze è necessario realizzare protocolli di presa in carico multidisciplinare che possano offre un approccio di cura integrato sia ai pazienti sia ai loro caregiver. Metodologia: Sono ormai numerose in letteratura le evidenze scientifiche che sostanziano l’importanza del ruolo che la psicologia clinica può ricoprire in ambito oncologico. Obiettivo di questo lavoro è descrivere nello specifico la situazione di Casale Monferrato, le ricerche realizzate sul territorio e delineare l’intervento psicologico-clinico proposto in quella sede per rispondere alla qualità dei bisogni evidenziati in pazienti affetti da patologie asbesto-correlate, tra cui principalmente il MPM, e nei loro caregiver. Risultati: I risultati delle ricerche effettuate a Casale Monferrato evidenziano quanto emerge nella letteratura internazionale, ossia che i pazienti affetti da patologie asbestocorrelate manifestano frequentemente ansia, depressione, disturbi somatici e una certa tendenza al ritiro sociale. Il lavoro psicologico-clinico all’interno dell’intervento di psicoterapia gruppale breve offre loro un setting in cui poter storicizzare la malattia ed elaborare le molteplici sfaccettature del dolore che una diagnosi infausta porta in campo: da quello maggiormente connesso al corpo, a quello più squisitamente psichico. Conclusione: Il ruolo della psicologia clinica in ambito oncologico è di fondamentale importanza sia per il paziente sia per i suoi familiari, in quanto può favorire l’elaborazione della sofferenza e della rabbia connesse alla diagnosi di malattia oncologica o al dover prendersi cura in modo continuativo di un proprio caro cui è stata posta una diagnosi infausta. L’intervento psicologico permette, inoltre, di dare nome e significato alla paura connessa all’esposizione ad amianto: un killer silenzioso e invisibile, che rischia altrimenti di restare impensabile e impensato.

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L’impatto psicologico dell’amianto, killer invisibile del corpo e della mente. (2016). Working Paper of Public Health, 5(1). https://doi.org/10.4081/wpph.2016.6693