Articoli originali
30 dicembre 2021

Fotoferesi extracorporea (ECP): valutazione in vitro della qualità della procedura

Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.
479
Visite
581
Downloads

Autori

Obiettivi: scopo del presente lavoro è stato quello validare la procedura di fotoferesi extracorporea (ECP) offline dopo aggiunta di 8-MOP e irradiamento con UV-A (PUVA) effettuando test funzionali come raccomandato dalle linee guida GITMO/SIdEM. Attualmente non c’è un accordo generale sul protocollo da adottare per la validazione biologica dell'ECP; si richiede infatti che il test sia riproducibile, affidabile e standardizzabile così che possa essere replicato in ogni laboratorio di processazione.
Metodi: in assenza di direttive ed evidenze a supporto dell’ECP, abbiamo scelto di monitorare l’apoptosi cellulare indotta da 8-MPO e irradiazione con UV-A (PUVA), a 1 h, 48 h, 96 h, utilizzando la doppia marcatura con FITC-Annessina V e 7-AAD e conseguente lettura citofluorimetrica.
Risultati: i test funzionali che abbiamo utilizzato in questo studio riproducono in vitro gli effetti dovuti all’attivazione dell’8-MOP. I nostri dati suggeriscono che l’utilizzo della doppia colorazione con FITC-Annessina V e 7-AAD e conseguente lettura citofluorimetrica possa rappresentare un metodo affidabile e riproduci- bile da utilizzare per la validazione biologica dell’ECP.
Conclusioni: il lavoro svolto ci ha permesso di rivedere la nostra procedura di validazione dell’ECP. Adotteremo come test funzionale quello con doppia marcatura FITC-Annessina V e 7-AAD e lettura in citofluorimetria a +48h post PUVA. Il test verrà eseguito su ciascun paziente arruolato, durante le prime due procedure, ad ogni modifica del set utilizzato e ad ogni cambio di lotto dell’8-MOP. Noi non sappiamo quale sia l’impatto che la procedura di ECP possa avere in termini di efficacia clinica o quali delle cellule reinfuse siano biologicamente inattivate o meno attive nel paziente con GvHD. Il follow-up clinico deve rimanere il parametro fondamentale per valutare la risposta al trattamento di ECP perché anche una terapia qualificata diventa clinicamente irrilevante in un paziente che non risponde al tratta- mento.

Altmetrics

Downloads

La data di download non è ancora disponibile.

Citations

Come citare



Fotoferesi extracorporea (ECP): valutazione in vitro della qualità della procedura. (2021). Working Paper of Public Health, 9(1). https://doi.org/10.4081/wpph.2021.9456