Analisi delle sottopopolazioni linfocitarie in pazienti affetti da COVID-19: uno studio osservazionale retrospettivo (LINFO-COVID)

All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.
Autori
In questo studio retrospettivo, sono stati analizzati possibili cambiamenti nelle sottopopolazioni linfocitarie in pazienti ospedalizzati affetti da malattia da Coronavirus19 (COVID-19). Sono stati arruolati 107 pazienti COVID-19 di età superiore ai 18 anni, ricoverati presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria con diagnosi confermata di infezione da SARS-CoV-2 mediante Reverse Transcriptase- Polymerase Chain Reaction (RT-PCR), che hanno eseguito l’analisi delle sottopopolazioni linfocitarie, tra il 01 marzo 2020 e il 31 maggio 2021. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, in base alle manifestazioni cliniche: Gruppo 1 (malattia non grave (n=44)) e Gruppo 2 (malattia grave (n=63)), secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per il confronto tra i due gruppi di pazienti, la significatività statistica è stata testata con il test di Mann-Whitney e il test del Chi-quadro. Nel gruppo di pazienti con malattia grave, l’analisi delle cellule ematiche ha mostrato una riduzione significativa della conta di linfociti totali, dei linfociti CD3 assoluti e dei linfociti CD8, nonché una riduzione significativa della percentuale di monociti e un aumento molto significativo della conta dei neutrofili. Dai risultati ottenuti, si può affermare che la linfocitopenia è associata alla progressione della malattia e ad un aumento della mortalità.
Come citare

Questo volume è pubblicato con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.